Cade, si rialza e riparte.
E’ un atteggiamento che, ormai, è intriso nel dna dell’Ekipe Orizzonte, perché l’Ekipe Orizzonte è intrisa del dna delle sue anima: Martina Miceli e Tania Di Mario, rispettivamente allenatore e presidente.
La storia dell’Orizzonte targata Ekipe, ovvero quella degli ultimi anni, ci racconta di piccole cadute che, poi, hanno portato sempre a gigantesche vittorie.
Brevi frenate e rapide ripartenze.
Succede dunque che dopo qualche intoppo e qualche stop tra campionato e champions, le campionesse d’Italia ripartano da una vittoria.
Davvero importante quella conquistata alla Piscina di Nesima per 12 a 9 contro Trieste.
Importante perché arrivata dopo due sconfitte consecutive: quella a Rapallo in campionato e quella, più pesante, contro le spagnole catalane del Sant’Andreu.
C’è da dire che l’Ekipe quest’anno, dopo aver conquistato l’ennesimo scudetto, è ripartita salutando due storiche colonne: Valeria Palmieri e Claudia Marletta.
Addi importanti, anche dal punto di vista umano che, però, non hanno fermato un progetto vincente che non ha intenzione di fermarsi.
“Per noi – ha detto Morena Leone al termine del match contro Trieste– la partita di oggi era molto importante dal punto di vista dell’atteggiamento, perché nelle ultime due ci erano mancati l’approccio giusto e la cattiveria e questo ha fatto la differenza. Era anche importante reagire ed entrare in acqua con il carattere necessario e siamo state brave a tirarlo fuori”.
E così è stato.
Certo la sconfitta in Europa è quella che procura la ferita più grande, proprio perché in questi ultimi anni di dominio assoluto in Italia, è mancata la ciliegina sulla torta europea.
Una piccola ossessione ormai in casa Ekipe.
E come spesso accade a metterci la faccia dopo il match contro Sant’Andreu è stata la presidente Tania Di Mario: "Sicuramente per noi non è stata una bella partita. Probabilmente non siamo ancora abbastanza mature per affrontare nel migliore dei modi sfide di questo livello, ma sappiamo che siamo solo all’inizio del nostro percorso e che ci sono moltissime cose su cui lavorare. Da un lato sono contenta al pensiero di avere ancora tanto da fare, quando le cose si fanno complicate. Dall’altro, per il valore che penso abbiano le nostre ragazze, oggi per noi è stata una giornata troppo negativa. Sono sicura che una sconfitta come questa ci servirà e che nelle prossime partite a livello internazionale avremo uno spirito diverso”.
Schietta e sincera come sempre la campionessa olimpica che detta la sua (ma è quella di tutto il gruppo) ricetta per rialzarsi dopo ogni sconfitta: essere consapevoli di errori e limiti e lavorare per migliorare e migliorarsi.
Ingredienti fondamentali per affrontare la super sfida contro le ormai storiche avversarie della Sis Roma.
Si gioca sabato 7 dicembre in casa delle capitoline vogliose di tentare, con una vittoria, di raggiungere le catanesi in testa alla classifica a quota 18 punti.
Ma l’Ekipe, che ogni tanto può anche fermarsi, ha insegnato a tutti di saper affrontare i match decisivi nel migliore dei modi.
Così sarà anche a Roma.