
Il comune di Aci Sant’Antonio ha deciso di intitolare una strada al ciclista spagnolo Juan Manuel Santisteban: proprio l’arteria, l’ex via nuova, dove durante il giro d’Italia del 1976 perse la vita a causa di un incidente, proprio la strada dove si trova, ormai da qualche anno, il monumento a lui dedicato.
Un doveroso atto di riconoscimento fortemente voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Rocca, insieme al vicesindaco Conti, ma anche e soprattutto dai giornalisti sportivi catanesi che, con in testa il vicepresidente provinciale Nunzio Currenti, hanno da prima lavorato per la riqualificazione e pulizia del monumento, poi per l’intitolazione della strada.
La via Nuova, che non aveva particolari riferimenti storici, adesso è via Juan Manuel Santisteban.
Padrino della cerimonia non poteva che essere Francesco Moser, testimone di quella giornata triste e di quel giro d’Italia del 1976 in cui vinse alcune tappe (il giro andò a Felice Gimondi).
Come detto il percorso di intitolazione è stato lungo e non particolarmente agevole, proprio come scalare una delle montagne del giro o il nostro vulcano Etna, tanto temuto dai corridori.
Un percorso sposato e vissuto da tutti i giornalisti catanesi dell’Ussi, diretto a livello regionale da Gaetano Rizzo e provinciale da Daniele Lo Porto, che ci racconta Nunzio Currenti
Ciclismo e Sicilia sono da sempre fortemente legati e le vittorie del messinese Vincenzo Nibali hanno cementato questa passione che, purtroppo, però non viene ripagata.
Anche quest’anno, infatti, il giro non toccherà le strade siciliane preferendone altre.
Davvero un peccato.
Detto questo a Francesco Moser era impossibile non chiedergli qualcosa in merito allo stato del ciclismo italiano che, dopo Nibali, non è ancora riuscito a trovare un nuovo campione da corse a tappe.