
Si è tenuto nell’Aula Magna della Torre Biologica del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche, il convegno “Giustizia sportiva e doping”, che ha visto la partecipazione di 190 studenti.
L’evento, organizzato dal CdS in Scienze Motorie dell’Università di Catania e dall’ANSMES Catania, ha rappresentato un'importante occasione di approfondimento sulle implicazioni legali ed etiche legate allo sport.
Gli esperti intervenuti hanno affrontato tematiche cruciali come il ruolo della giustizia sportiva, le conseguenze degli illeciti, la lotta al doping e le ripercussioni disciplinari per chi infrange le regole. Il dibattito ha messo in luce l’importanza di una cultura sportiva fondata su correttezza e integrità, stimolando nei giovani una riflessione critica sul rispetto delle norme per garantire uno sport autentico e leale.
Giuseppe Musumeci, presidente di Scienze Motorie, ha sottolineato: “È stata una giornata straordinaria sotto molti aspetti. Il messaggio principale è stato far comprendere agli studenti che la giustizia sportiva è un presidio fondamentale contro le violazioni delle regole e il doping, fenomeni che riguardano sia lo sport dilettantistico che quello professionistico. Anche per questo, il nostro corso prevede un modulo specifico di diritto sportivo e management dello sport. Grazie a relatori di alto livello, abbiamo potuto esplorare il complesso rapporto tra giustizia sportiva e doping.”
Pippo Leone, presidente di ANSMES Catania, ha espresso grande soddisfazione: “Abbiamo realizzato un evento unico per la città, coinvolgendo esperti di spicco in due sessioni dedicate alla giustizia sportiva e arricchite da casi di rilevanza nazionale e internazionale. La sinergia tra ANSMES e il Dipartimento di Scienze Motorie ha dato vita a un convegno di grande spessore. Gli atti dell’evento saranno raccolti e distribuiti agli studenti, un segnale importante per il 2025.”
L’ANALISI DEGLI ESPERTI. A moderare l’incontro è stato il magistrato Ignazio Fonzo, ex membro della CAF-FIGC e attuale presidente dell’Aiac Catania, che ha evidenziato la necessità di aggiornare le normative sportive per garantire maggiore certezza del diritto e validità probatoria nei procedimenti legati al doping.
Tra i relatori, il dottor Stefano Palazzi, presidente del Tribunale Militare di Roma ed ex procuratore FIGC, ha approfondito il tema “Giustizia sportiva e ordinamento statale”, sottolineando il forte legame tra sport, società e interessi economici. “Discutere di giustizia sportiva con i giovani è fondamentale, perché lo sport ha un impatto profondo nella nostra società”, ha dichiarato.
Il professor Tommaso Mauceri, docente di Diritto Privato e membro della CFA-FIGC, ha affrontato la questione dell’illecito sportivo e degli standard probatori, mentre l’avvocato Massimiliano Di Girolamo ha illustrato gli aspetti processuali del giudizio sportivo e il diritto di difesa.
Di particolare interesse è stato l’intervento del professor Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina Legale, che ha esaminato le implicazioni medico-legali del doping, illustrando casi emblematici. L’avvocato Antonio Torrisi ha invece analizzato il “Caso Sinner”, soffermandosi sul ruolo della WADA e sulle dinamiche giuridiche del patteggiamento nel contesto sportivo internazionale.
La sessione conclusiva ha visto gli interventi di docenti ed esperti, tra cui il dottor Fabio Russo (Scienze Motorie, Catania), il notaio Samuele Tomasi (Diritto dello Sport, Ragusa), il dottor Salvatore Bartolo Spinella (presidente nazionale Csain) e l’avvocato Francesco Strano Tagliareni (penalista del Foro di Catania).
A suggellare l’evento, la premiazione del Circolo Nautico Nic di vela, insignito della medaglia di bronzo del CONI e primo club affiliato ad ANSMES, a riconoscimento del suo impegno nella promozione dei valori sportivi.