Certe volte quando si parla di sport si parla di carattere. Senza alcun dubbio possiamo affermare che la Meta Catania, la squadra campione d’Italia del futsal, è una formazione di carattere. Lo dicono i fatti. Lo aveva già dimostrato a Roma, reagendo dopo una strana sconfitta contro Pomezia, lo ha ulteriormente ribadito al PalaCatania vincendo all’ultimo secondo una partita, quella contro la L84, che si era tremendamente complicata. E invece il gol sulla sirena finale di Dian Luka, ha ancora una volta dimostrato come gli uomini di Juarna possiedano cuore, grinta e un’incredibile determinazione, ovvero quelli che sono gli ingredienti per formare uno spirito indomabile.
LA PARTITA. Il primo tempo è stato spettacolare, intenso e carico di emozioni. Nonostante le difficoltà fisiche di Carmelo Musumeci e Tornatore, febbricitanti, e l’assenza di Turmena dal roster, la Meta Catania poteva contare su un rinforzo importante con Bocão. La partita è iniziata a un ritmo frenetico: la L84 è passata in vantaggio alla prima discesa, grazie a una splendida azione finalizzata da Rescia. La risposta della Meta Catania non si è fatta attendere: dopo appena due minuti, Podda ha firmato il pareggio con una giocata di grande qualità.Le emozioni non sono mancate, con occasioni da entrambe le parti. I rossazzurri hanno sfiorato il raddoppio con un tiro di Dian Luka e una traversa di Podda, mentre la L84 si è resa pericolosa con le incursioni di Josiko. Tuttavia, è stato Pulvirenti, servito da un assist preciso di Salamone, a siglare il 2-1 per la Meta Catania. L’equilibrio è stato ristabilito da Tuli, che ha colpito su una ripartenza perfetta orchestrata dagli uomini di Paniccia. Sul finire del tempo, Tondi ha compiuto un intervento decisivo, negando a Carmelo Musumeci il vantaggio proprio sulla sirena. Nel secondo tempo, la partita ha preso una piega diversa, con la Meta Catania che ha dominato il campo. Tuttavia, l’arbitraggio, caratterizzato da cartellini affrettati, ha acceso ulteriormente gli animi. Tondi si è trasformato in un muro invalicabile, respingendo le conclusioni di Carmelo Musumeci, Podda, Dian Luka, Bocão e Silvestri. Gli etnei ci hanno provato in tutti i modi, ma tra le parate del portiere avversario e qualche imprecisione al tiro, il risultato è rimasto bloccato. Le ripartenze della L84, guidate da Josiko e Tuli, hanno trovato un Siqueira sempre attento. Poi, negli ultimi sessanta secondi, si è scatenato il caos. Un calcio d’angolo battuto rapidamente da Pulvirenti ha portato a un acceso confronto con l’arbitro, che ha estratto prima il cartellino giallo e poi, inspiegabilmente, un rosso diretto, lasciando la Meta Catania in inferiorità numerica. Il PalaCatania, con 1.500 tifosi in fermento, ha sostenuto la squadra, che si è difesa con grande determinazione. A 40 secondi dalla fine, la L84 ha cercato il colpo vincente, ma il muro rossazzurro ha retto. Dieci secondi dopo, un intercetto perfetto di Dian Luka ha cambiato le sorti del match. Da una punizione al limite, il pallone è rimasto in area, e lo stesso Dian Luka, come un rapace, ha insaccato in diagonale, battendo Tondi e mandando il PalaCatania in delirio.