logo sud sport
logo-fondazione-ymca-italia
logo-fondazione-ymca-italia

SudSport è una testata del Gruppo SudPress


whatsapp

info@sudsport.it

Lo Sport come lo raccontiamo noi

logo glob per web

Il ritiro funziona a metà: solo un pari per il Catania a Picerno

20-01-2025 06:00

Alessandro Fragalà

Calcio, Cronaca, Focus, catania, catania fc, serie c, calcio catania, picerno,

Il ritiro funziona a metà: solo un pari per il Catania a Picerno

Dopo diversi giorni di ritiro lontano dalla città il Catania strappa solo un pari in casa del Picerno

img_1652.jpeg

Senza neanche un cambio fino al minuto 85. E’ forse il modo più efficace per sintetizzare il momento che vive il Catania. Che poi è il solito momento almeno da un anno e mezzo.  

 

Gli stessi giocatori del primo minuto, praticamente, fino alla fine della partita quando qualcuno ha cominciato a crollare a terra colpito dai crampi.  

 

E se fino a 20 anni fa non avrebbe fatto scalpore, nel calcio moderno dei 5 cambi, un po’ di stupore la cosa la fa e impone alcune domande. 

 

E’ evidente che c’è un problema di uomini se Toscano abbia preferito insistere sui soliti 11, anziché cambiare come fatto (e il risultato lo ricordiamo tutti) a Benevento. I più ottimisti, a questo punto, potrebbero obiettare: almeno a Picerno ha pareggiato. Si, è vero. Il Catania a Picerno, almeno, ha pareggiato, ma probabilmente per demeriti degli avversari che dopo aver raggiunto il pareggio hanno fallito un paio di occasioni decisamente semplici. 

 

Effetto ritiro solo a metà, dunque. Il Catania ha preso un punticino e rispetto alle ultime uscite è una novità. Ma il copione è sempre lo stesso. I rossazzurri passano in vantaggio, ma invece di chiudere si lasciano sopraffare dalla voglia di recupero degli avversari e dagli errori che, purtroppo, non mancano mai. 

 

Per il resto, c’è davvero poco da aggiungere. 

 

Se si escludono i gol di Carpani, il pareggio degli avversari e i minuti finali, la partita è stata una di quelle in cui rischiano di addormentarsi anche i più riposati. Magari è stato proprio il cambio di marcia voluto da Toscano: della serie, meglio provare a congelarle che perderle. Anche in questo caso l’esperimento è riuscito a metà. 

 

Dopo i giorni di ritiro, dopo la conferenza di Grella che doveva servire da guscio protettivo alla squadra, magari qualcosa in più tornando da Picerno era lecito aspettarla. Ma forse a questa squadra, in questo momento non si può proprio chiedere di più. E torniamo alla scelta di Toscano di non fare o di non potere fare cambi. Non è la prima volta che il tecnico invia segnali alla società. Anche questa scelta ha il retrogusto di un chiaro messaggio: ho questi giocatori, di questi mi fido e di tutti gli altri non so che farmene. E il pensiero non può che andare alla non certo felice gestione degli uomini in rosa dei due anni tra i professionisti.

 

E’ evidente che l’allenatore aspetta tanto da questi ultimi giorni di mercato che, fin ora, hanno portato solo il portiere Dini. 

 

Poi ovviamente c’è tutto il resto. C’è sempre tutto il resto oltre a quello che dice il campo, perché quello che dice il campo, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è frutto di questo tutto il resto che solo i distratti non vedono o non vogliono vedere. Questa società così come è organizzata e composta non consente di fare calcio convicente e vincente. 

 

Se non si capisce questo, tutti gli altri discorsi restano inutili. Anche i dettagli di cui parla sempre Toscano che, dopo la partita, ha accennato alla possibilità di scegliere dal mercato giocatori con grande freschezza e con voglia di fare. 

 

Cosa avrà voluto dire? Che dal mercato arriveranno solo giovani perché altro al momento non si può fare? Lo scopriremo solo vivendo. Una cosa sembra certa, anche l’allenatore non ha più le idee tanto chiare. Ma questa, evidentemente, è una sindrome che colpisce chiunque si avvicini a questa società e a questo ambiente. 

 

Fenomeni (in apparenza) paranormali del terzo tipo che accadono solo a Catania.