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Sport, Salute e Inclusione: lo sport che unisce, emoziona e include

10-05-2025 06:00

redazione

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Sport, Salute e Inclusione: lo sport che unisce, emoziona e include

La terza edizione di “Sport, Salute e Inclusione” si terrà il 10 e 11 maggio a San Giovanni La Punta, con oltre 40 realtà sportive coinvolte per promuovere incl

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Torna per il terzo anno consecutivo l’appuntamento con “Sport, Salute e Inclusione”, in programma il 10 e l’11 maggio al centro commerciale I Portali. 

 

Un evento che punta a superare il record delle oltre 26mila presenze dell’edizione precedente e che quest’anno coinvolgerà oltre 40 realtà associative e sportive, con l’ambizioso obiettivo di trasformare il villaggio multidisciplinare in un simbolo concreto di integrazione e partecipazione.

 

Il motto scelto, “Tutti possono. Tutti insieme.”, riflette l’essenza dell’iniziativa: abbattere barriere fisiche, culturali e sociali attraverso lo sport, rendendolo accessibile a chiunque, senza distinzioni.

 

OLTRE 40 DISCIPLINE, UN SOLO MESSAGGIO: INCLUSIONE. Dal badminton al judo, dal rugby in carrozzina al subbuteo, il programma offre un ventaglio ricchissimo di attività, tra sport tradizionali, discipline paralimpiche, arti marziali, danza, ginnastica e molto altro. 

 

Le esibizioni e i laboratori saranno curati da realtà come Trinacria Team, Yamato Judo Clan, Wheelchair Rugby Catania, PT LAB, Alice SSD, solo per citarne alcune.

 

UN EVENTO DAL CUORE SOCIALE. Durante la conferenza stampa di presentazione, tenutasi nella Galleria d’Arte Mudea dell’Etna Sport Club, Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione “Come Le Ginestre” e ideatore dell’evento, ha sottolineato il valore etico del progetto: “Lo sport praticato da persone con disabilità richiede gli stessi sacrifici, la stessa disciplina. Qui celebriamo la normalità”.

Maurizio Ciancio, co-organizzatore, ha evidenziato come la manifestazione abbia saputo evolversi da semplice evento sportivo a “luogo aperto, accessibile e condiviso, dove sport e salute costruiscono alleanze”.

 

Anche le istituzioni hanno risposto con entusiasmo. Il neopresidente regionale del Coni, Enzo Falzone, ha ribadito l’importanza di uno sport sano e inclusivo: “Tutti indossano la stessa maglia”. 

Mentre Davide Bandieramonte, delegato Coni Catania, ha ricordato che l’inclusione non riguarda solo la disabilità, ma anche giovani fragili, disagio sociale e periferie.

Francesco Del Zoppo, presidente di Acli Catania, ha ricordato che “l’accesso all’evento è gratuito. L’obiettivo è restituire allo sport la sua dimensione aggregativa originaria, nata dal basso, tra le parrocchie e i quartieri, aperta a ogni estrazione sociale. Il programma è ben definito, sia in termini di partecipazione di associazioni, società sportive e soggetti del Terzo Settore. L’accessibilità è il punto di forza. Mi ha colpito molto l’entusiasmo”.

LO SPORT COME ANTIDOTO ALLA SOLITUDINE E ALLA VIOLENZA. La manifestazione sarà anche un’occasione per riflettere sul ruolo dello sport come veicolo di coesione sociale, cultura e prevenzione. Lo ha ribadito Daniele Lo Porto, presidente dell’Unione Stampa Sportiva, che ha definito le palestre “luoghi silenziosi dove crescono valori”. 

 

Significativo anche l’intervento del giornalista Lucio Di Mauro, massimo dirigente provinciale dell’Unione Stampa Cattolica, che ha definito il claim 2025 “un messaggio potente di comunità”.

 

Francesco La Rosa, in rappresentanza degli Amici del Subbuteo, ha illustrato l’esperienza del Subbuteo (il calcio in punta di dito) come strumento d’integrazione tra normodotati e persone con disabilità: “Un gioco che recupera lo spirito dell’infanzia, capace di unire e coinvolgere come pochi”.

 

IL VALORE DELLA MEMORIA SPORTIVA. A margine della conferenza è stato celebrato anche un traguardo istituzionale importante: l’approvazione della proposta per la creazione di un Museo dello Sport Catanese, uno spazio identitario, accessibile e vivo, che raccoglierà storie, cimeli e testimonianze del ricco patrimonio sportivo della città.