Sport per passione, sport per accompagnare i giovani nella crescita. E’ certamente la filosofia che accompagna le attività della Gupe Volley Catania. Dopo un 2023 segnato dalla conquista di una storica tripletta a livello giovanile e un 2024 ricco di successi sia sul campo che attraverso iniziative extra-sportive, ‘A Ricchigia Gupe Volley Catania si prepara ad affrontare la seconda, cruciale metà della stagione sportiva 2024-2025.
SVILUPPO SETTORE GIOVANILE. Il club etneo, con una prima squadra che partecipa al campionato di Serie B, ha registrato una significativa crescita nel numero dei tesserati nell’ultimo anno, concentrandosi in modo particolare sul settore giovanile. Gupe Volley, detentrice dei titoli Under 17 e Under 19, partecipa quest’anno anche al progetto congiunto Team Work Volley, aggiungendo valore al percorso formativo. Nuovi progetti anche nei settori CSI e nel femminile, quest’ultimo particolarmente sorprendente per solidità e crescita costante: in soli due anni e mezzo, il numero di atlete iscritte è triplicato, confermando l’efficacia e il successo di questa iniziativa.
A portarci per mano nel mondo Gupe è Fabrizio Petrone, Head Coach e direttore tecnico, anima pulsante del progetto pallavolistico e sportivo della Gupe.
Il nome Gupe a Catania ha certamente fatto la storia della pallavolo etnea. Negli ultimi tempi avete deciso di puntare soprattutto sulla formazione di nuovi talenti. Ridimensionamento o scommessa?
“Fin dalla fondazione la filosofia Gupe si sposa con la ricerca di giovani atleti che si appassionino alla pratica della pallavolo intesa non solo come gioco ma soprattutto come aggregazione e senso di appartenenza, che certamente è un aspetto importante per le giovani leve. Da 15 anni il nostro lavoro in palestra è finalizzato alla formazione di atleti di assoluto livello e non solo alle vittorie dei titoli provinciali, regionali o la partecipazione alle finali nazionali scudetto delle categorie giovanili, pur avendo ottenuto dei lusinghieri risultati avendo rappresentato la pallavolo siciliana giovanile maschile a livello nazionale”
Quali sono gli obiettivi di questo progetto? A cosa può portare?
“Il nostro obiettivo è quello di creare un vivaio con i migliori atleti della Sicilia e disputare almeno un torneo di serie A3. Poi c’è il desiderio di poter primeggiare a livello giovanile anche in ambito nazionale”
C’è comunque una prima squadra che lotta in Serie b, con che ambizioni?
“Dopo la promozione dello scorso anno dalla C abbiamo continuato con un profilo giovane. La squadra della B è formata da Under 21 e abbiamo puntato su dei giovani esordienti che al di là dei risultati stanno fornendo delle buone prestazioni che fanno ben sperare per la seconda parte del campionato”
In generale quanto è complicato amministrare e gestire una società sportiva dilettantistica?
“Abbastanza complicato e dispendioso. Le risorse sono poche e la cultura dello sport al sud ancora è un po’ arretrata. La passione e il volontariato delle persone più vicine ci permettono di tenere alto il livello della nostra organizzazione ma certamente dei sostegni più importanti ci permetterebbero una gestione migliore e una programmazione mirata”.