
Alla finestra.
E’ quello che farà il Catania nel prossimo fine settimana.
Resterà in attesa a guardare le contendenti scendere in campo per la penultima giornata di campionato e poi, verosimilmente, si tireranno le somme in vista dell’ultima giornata.
E se prima e seconda del girone, ovvero Avellino e Cerignola sono praticamente certe, con gli irpini ad un passo dalla promozione diretta, dal terzo posto fino all’ottavo c’è bagarre.
La terza e quarta piazza appare un affare tra Crotone e Monopoli, con i calabresi che, però, sembrano avvantaggiati e in migliori condizioni di forma rispetto ai pugliesi.
Catania, Benevento, Potenza e Picerno si giocano invece le posizioni che vanno dal quinto all’ottavo posto.
L’obiettivo di tutte è quello di evitare l’ottava posizione che costringerebbe da subito a giocare la prima gara dei playoff fuoricasa e con un solo risultato, la vittoria, a disposizione per passare il turno.
In questo senso il Picerno, che ha 47 punti e come il Catania starà al palo nel prossimo fine settimana, pare il più svantaggiato rispetto alle altre.
Il Catania non potrà fare altro che “gufare” le avversarie, sperando che il Benevento venga fermato dal Trapani e che il Potenza non passi a Latina.
Un doppio risultato a favore che permetterebbe ai rossazzurri di giocarsi il quinto posto proprio in casa del Potenza nell’ultima giornata.
Difficile fare calcoli e previsioni: oggettivo, però, che per il Catania se sembra più che possibile evitare l’ottavo posto, è molto più complicato conservare il quinto che permetterebbe di poter giocare anche il secondo turno (in caso di successo nel primo) in casa e con due risultati su tre a favore.
Inutile, al momento, recriminare e ricordare quanti punti il Catania ha perso malamente per strada, soprattutto in casa, durante questa ennesima, travagliata stagione.
Quanti errori compiuti, a cominciare da quelli di avvio di stagione che, poi, hanno portato al punto di penalizzazione che, vista la situazione, potrebbe addirittura risultare decisivo per il posizionamento finale.
Tra gli errori macroscopici, forse, questo è quello che fa più rabbia, perché ha condizionato pesantemente il mercato estivo, paralizzandone le operazioni in entrata, e, di conseguenza, tutta la stagione.
Questo insieme ad altre difficoltà di gestione, a promesse totalmente disattese e anche a qualche bugia di troppo raccontata per evitare di ammettere di aver sbagliato.
Su Torre del Grifo e soprattutto sul marchio del 46, più avanti, ai tifosi andrà raccontata una verità che mal si concilia alle dichiarazioni rese più volte dal vicepresidente del Catania Fc.
La mancata acquisizione del famoso logo, come nella manifestazione di interesse del gruppo Pelligra al comune di tre anni fa, già oggetto di apposita valutazione peritale da diversi mesi, resta non aggiudicato senza che vi siano ostacoli giuridici di alcun genere al riguardo.
Sono analisi ed argomenti che, certamente, andranno ripresi, con dovizia aggiuntiva di particolari, quando la palla sarà ferma, per evitare inutili corto circuiti polemici. Ovviamente sperando che il Catania vada avanti più a lungo possibile magari potendo festeggiare qualcosa che, al momento, appare inaspettato.
Ma l’imponderabile nel calcio, come nelle favole, a volte diviene realtà.
E’ successo ed accadrà ancora.